Come scegliere l’investimento giusto oggi?

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Quello che molti si chiedono, oltre a dove investire oggi, quali strumenti di investimento sono consigliati oggi?

I mercati finanziari globali stanno attraversando un lungo periodo di grande volatilità e i prodotti di investimento, come ad esempio i azioni, forex, possono portare delle perdite illimitate.
I classici strumenti per difendersi dalle perdite, gli stop loss, con questa volatilità vengono raggiunti velocemente, causando perdite ripetute. Molti trader per non incorrere a queste perdite non impostano gli stop loss troppo vicino al prezzo di entrata, ma nemmeno troppo lontano per evitare che le perdite siano eccessive, il che rende molto difficile e stressante operare in queste condizioni di mercato.

Viste queste difficoltà, come investire oggi?

La scelta di altri strumenti può essere una soluzione.
Se prendiamo per esempio le opzioni binarie, il trader può non curarsi di tali stop loss.

Il trader che opera con questo strumento sarà sempre a conoscenza di quanto potrebbe perdere al massimo, così come di quanto potrebbe guadagnare alla scadenza dell’opzione binaria. In altre parole, non importa se il mercato è influenzato da un caos economico o se ci sono problemi, tutto questo non va ad influire né sull’utile né tanto meno sulla perdita.
Un altro vantaggio delle opzioni binarie è che per iniziare non è richiesta una quantità enorme di denaro da investire. Sono sufficienti anche solo 100 euro per poter operare con successo.

Una caratteristica fondamentale delle opzioni binarie è che si possono guadagnare molti  soldi in poco tempo. Ci sono opzioni che offrono un rendimento anche dell’70-91% in pochi minuti.

Le opzioni binarie possono dare grossi profitti, tuttavia, vi è anche la possibilità di perdere denaro se si è guidati dall’impulso delle emozioni. La gestione della conoscenza, la strategia ed il rischio sono la chiave per un trading binario sicuro e di successo nelle opzioni binarie.

La guida agli investimenti sicuri oggi

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Le offerte bancarie, complice la poca liquidità a disposizione delle banche, si stanno moltiplicando, ed è sempre più difficile orientarsi. I nomi si somigliano tutti e le fonti d’informazioni non sono sempre attendibili.

Primo passo:

Un consiglio per chi cerca di aprire adesso un conto corrente, un conto deposito o un certificato deposito, è quello di non impegnarsi con le lunghe scadenza. Restiamo sulle scadenze brevi. Il mercato è in evoluzione, e le offerte potrebbero cambiare da un momento all’altro. Non dobbiamo aver fretta.

Il periodo caldo delle nostre banche, dove, da un momento all’altro, sembrava che il settore stesse per collassare da un momento all’altro, è alle nostre spalle. Non facciamoci nemmeno troppo spaventare dai rendimenti troppo alti. Non sono sempre sinonimi di strutture poco sicure. Ricordiamoci che c’è sempre il Fondo Interbancario di Tutela, che copre i nostri risparmi fino a 100 mila euro.

Secondo passo:

Orientarsi nella scelta.

I conti deposito libero: il funzionamento dei conti corrente lo conosciamo già. Parliamo dei conti deposito. Essi sono dei conti dove i nostri soldi sono appunto depositati, parcheggiati, fermi. Le operazioni possibili attraverso questi conti sono limitati. Versamento, prelievo, e poco altro. I costi e i rendimenti, vista l’onerosità limitata, sono convenienti: tassi dal 3 al 4% e poche spese.

Inoltre, la tassazione comune delle rendite finanziarie fissata al 26%.

I conti deposito vincolati: la differenza con i conti deposito liberi, è che i conti deposito vincolati sovrintendono a un vincolo. Quindi, essi sono convenienti solo se aspettiamo la scadenza prima di svincolare la somma che abbiamo depositato. Qualora, invece, per esigenze di liquidità decidiamo di svincolare la somma prima della scadenza, gli interessi di azzerano.

I certificati deposito: sono dei titoli di credito che danno diritto ad un interesse periodico più il rimborso del capitale alla scadenza. Sono una specie di obbligazione. Hanno delle scadenze abbastanza brevi, vanno dai tre mesi ai cinque anni, e il tasso di interesse può essere variabile o fisso. Il rendimento può essere anche del 3% netto. Anche qui vale la tassazione del 26%.